giovedì 15 febbraio 2018

UNA GRANDE GIOIA!!!







E' arrivato oggi il Certificato di Eccellenza da parte della Comunità Europea per la nostra scuola e non potevamo non condividerlo con voi!!

martedì 6 febbraio 2018

Security Day - Come difendersi dai ciberbulli...


"Il web è diventato per molti adolescenti un luogo dove raccontare al mondo le proprie angosce e chiedere agli altri sostegno e condivisione. Ma ci sono delle conseguenze imprevedibili, perchè si può diventare anche vittime di 
cyberbullismo.
Il confine tra un comportamento che resta scherzoso e uno che è percepito come offensivo non è così netto. Il cyberbullismo inizia laddove un individuo si sente importunato, molestato e offeso. Con questo termine si indicano quegli atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, le chat, i blog, i telefoni cellulari, i siti web o qualsiasi altra forma di comunicazione riconducibile al web che è arrivato a rappresentare circa un terzo del bullismo totale. Anche se si presenta in una forma diversa, anche quello su internet è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare e-mail contenente materiale offensivo può far molto male. Raramente i giovani si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni nel momento in cui mettono in rete immagini offensive o le inviano agli amici; spesso lo fanno solo per scherzo. Tuttavia, può trattarsi anche di atti mirati a rovinare una persona.
sc004bGli autori, i cosiddetti «bulli»,  sono spesso persone che la vittima ha conosciuto a scuola, nel quartiere o in un’associazione. Offendono, minacciano o ricattano le loro vittime direttamente o facendo pressione psicologica su di loro, le diffamano, le mettono alla gogna e diffondono diceriesul loro conto. Chi ne è vittima può subire conseguenze molto gravi, come la perdita della fiducia in sé stesso, stati di ansia e depressione. Il profilo psicologico del cyberbullo mette in luce una mania del controllo, attraverso il quale egli tenta di mettersi in mostra: è uno sgrammaticato sociale, non conosce le regole del viver comune e dello stare in contatto con le persone. È una persona immatura dal punto di vista affettivo, che presenta un’incapacità di gestione delle emozioni autocoscienti come il senso di colpa o la vergogna.
Per difendersi dal cyberbullismo può essere utile:
  • Cambiare indirizzo di posta elettronica e non frequentare più, o per un po’, siti e chat in cui opera il cyberbullo;
  • Non dare corda al persecutore: supplicarlo di smettere, rispondergli per le rime o mostrarsi arrabbiati a volte non fa che aumentare il suo interesse;
  • Si può inviare un unico messaggio con scritto che i genitori sono stati informati e hanno sporto denuncia alla Polizia;
  • Se i fatti sono prolungati e gravi contattare la Polizia Postale o i Carabinieri;
  • Segnalare il cyberbullo ai moderatori delle chat e dei forum o ai proprietari di blog e siti internet. Nelle comunità virtuali si può contattare il webmaster;
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Naturalmente parlare con i genitori o con un adulto di riferimento precede tutte queste azioni. Tutto ciò che un ragazzo fa online lascia delle tracce su di esso, tracce che possono rimanere nel suo computer o possono essere rilasciate a terzi. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile e/o del Codice penale." 

Anita Curatola